Le donne
dello schermo

Sarà un caso, ma la teoria del gender non sembra riscuotere al cinema la stessa attenzione che ha riscosso nel dibattito attorno al ddl Zan. A Cannes, l’anno scorso, una giuria per la prima volta a maggioranza femminile ha premiato per la seconda volta nella storia del festival una donna, Julia Ducournau, il cui film si chiude con un parto ben strano, quello di un bambino concepito nell’amplesso con una automobile, ma pur sempre un parto. A Venezia, quest’anno, ha vinto un film con al centro il dramma dell'aborto clandestino, che richiama alla mente una ben definita e poco liquida sessuazione, quella della donna che rifiuta una gravidanza. La Coppa Volpi per la migliore interpretazione femminile, poi, è andata a Penelope Cruz, che nell'ultimo film di Pedro Almodovar interpreta una donna singol ma incinta, mentre l'anno precedente lo stesso premio era andato a Vanessa Kirby per Pieces Of A Woman di Kornel Mundruczo, che si apre con uno straziante piano sequenza di venti minuti con un parto in casa. Un altro film bellissimo che abbiamo proposto quest'estate, Mai raramente a volte sempre, narra di una giovane che intraprende un lungo viaggio per abortire, che, lo ripeto, è un dramma e una prerogativa esclusiva della donna e non di un indefinito genere liquido. Tutti i film citati, ad eccezione di Pieces Of A Woman, che essendo una produzione Netflix non è più disponibile per le sale, vengono qui programmati, ivi incluso il discusso Titane. Completano la proposta altri titoli che, pur avendo al centro figure femminili, si aprono ad altre tematiche come i rapporti omosessuali (Due), la transessualità (Girl), il revenge porn (Sesso sfortunato o follia porno) o il matrimonio con se stessi (Il matrimonio di Rosa), che è una moda che, a dispetto del delirio “social”, sta prendendo sempre più piede. Gli ultimi due titoli in programma (La persona più brutta del mondo, Scompartimento N°6) ripropongono invece l’interrogativo su cui, dopo trent’anni di studio, si è arenato, per sua stessa ammissione, Sigmund Freud: che cosa vuole davvero la donna ? Parte integrante della rassegna sono poi gli incontri sulle Figure di donna che si terranno nella Sala consigliare del Palazzo del Podestà a Castell’Arquato.

Mercoledì
3 Novembre

DUE

Due donne mature, Nina e Madeleine, si amano in segreto da decenni. Vivono all’ultimo piano di uno stesso palazzo e tutti pensano che siano solo vicine di casa. Quando però la figlia di Madeleine scopre la verità l’amore fra le due donne viene messo alla prova. La loro vita cambia e, con essa, cambia il film, che diventa un thriller sui sentimenti in cui è impossibile capire cosa accadrà.

Mercoledì
10 Novembre

Coppa Volpi migliore interprete femminile
Festival di Venezia 2021


MADRES PARALELAS

Due donne, molto diverse fra loro, danno alla luce i propri figli nello stesso giorno. Entrambe non hanno un partner e sono madri single, rimaste incinte per caso, cosa che nonostante tutto le accomuna, sebbene i loro mondi siano lontani. Janis (Pénelope Cruz) è una donna di mezza età, che non si pente affatto di essere rimasta incinta senza volerlo. Ana (Milena Smit), invece, è un'adolescente, intimorita dal fatto di dover diventare una madre giovanissima, pentita di questa gravidanza inattesa e non voluta. Mentre attraversano le corsie e i corridoi dell’ospedale, le due donne si parlano, con Janis cerca di calmare e incoraggiare Ana, fintantoché le vite di entrambe cambieranno drasticamente.

Mercoledì
17 Novembre

Palma d’Oro Festival
di Cannes 2021


TITANE

Una donna che non ama gli uomini e li uccide meccanicamente, come un Terminator. Un uomo, che ha il corpo di Rambo, che si fa di dolore e di steroidi. Sono questi i protagonisti del film di Julia Ducournau, seconda donna dopo Jane Campion a vincere la Pama d’Oro a Cannes. Bionda e implacabile, la protagonista si avvicina e si struscia solo alle carrozzerie fredde delle automobili, retaggio, forse, di un incidente d’auto da bambina che le ha lasciato una placca di titanio piantata nel cranio, e, per nascondersi, assume l’identità di un uomo. Grazie, ha detto la regista alla giuria, che premiandola ha accettato un mondo “più fluido e inclusivo”.

Mercoledì
24 Novembre

Leone d’Oro Festival
di Venezia 2021


SCE

Siamo in Francia, nel 1963. Anne è una giovane brillante, che sa quello che vuole. Legge Sartre e Camus, balla e beve birra. Un giorno, però, scopre di essere incinta, il che la priva d’incanto di decidere del proprio corpo e del proprio futuro. E’ alle soglie della vita, per lei è inimmaginabile avere un bambino e rinunciare ai suoi sogni. Nella Francia degli anni Sessanta medici e pazienti rischiavano la prigione in caso di aborto e le donne non potevano scegliere di non avere un figlio. Così, per quelle che, come Anne, non volevano rinunciare alla loro libertà, non restava che l’aborto clandestino.

Mercoledì
1 Dicembre

Camera d’Or Festival
di Cannes 2018


girl

Laura è una ragazzina di quindici anni che sogna di fare la ballerina. La natura, però, l’ha costretta in un corpo che non è il suo, il corpo di un uomo. Da qui il dramma di un essere che non si riconosce nel suo corpo biologico. Un film meraviglioso, a tratti crudo, con un interprete che si staglia nella memoria.

Mercoledì
15 Dicembre

Orso d’Oro Festival
di Berlino 2021


SESSO

Un’insegnante di storia in una scuola di Bucarest gira un video privato, nell’intimità con suo marito, che finisce su Internet e viene scoperto dai suoi allievi. Quello che succede, anche se il regista vuole tratteggiare un’immagine truce della società rumena, è quello che ci aspetteremmo anche da noi. La vita dell’insegnante è sconvolta, la su presenza futura nella scuola messa in dubbio, poiché sarà l’assemblea dei genitori a decidere.

Mercoledì
12 Gennaio

il matrimonio di rosa

Rosa è una sarta che lavora nel cinema e vive a Valencia. Sua figlia, che ha avuto due gemelli, si è trasferita a Manchester ma non si può dire che sia felice. Suo fratello, che si sta separando dalla moglie, le affida tutte le volte che può i suoi figli mentre la sorella, che non ha tempo di occuparsi del loro anziano genitore, le lascia quest’altra incombenza, con in più la prospettiva che l’anziano genitori lasci la propria abitazione per andare a vivere con lei. Lei non regge più il carico e decide di lasciare la città per andare a riaprire il laboratorio di sartoria che fu di sua madre in una cittadina di provincia. Inoltre vuole sposarsi con la persona che ha deciso di amare di più: se stessa ! Una moda, quella del matrimonio in solitaria, che ha avuto origine in Giappone ma che, in pochissimo tempo, si è diffuso in tutto il mondo.

Mercoledì
19 Gennaio

Migliore interprete femminile
Festival di Cannes 2021


LA_PERSONA_PEGGIORE_DEL_MONDO

Siamo a Oslo, oggi. Julie ha quasi trent’anni ma la sua vita sembra non volere cominciare mai veramente. Convive con un uomo che ama, un fumettista, ma lo tradisce, quasi per gioco, per vedere fin dove è possibile spingersi pur restando fedeli. In realtà non sa cosa vuole. Ha tante domande ma nessuna risposta, così prende tempo. Suddiviso in 12 capitoli, un prologo e un epilogo, il film di Trier è come la sua protagonista, tratteggia una inquietitudine senza offrire vie d’uscita.

Mercoledì
26 Gennaio

Gran Premio della Giuria
Festival di Cannes 2021


sco

Laura è una giovane donna in cerca di se stessa. Di origini finlandesi, si trova a Mosca e, per sfuggire a una stanca relazione con una donna, parte da sola per un viaggio che avrebbe dovuto fare assieme alla compagna. La meta è un sito archeologico ai limiti del polo artico, ma il vero scopo del viaggio è il viaggio stesso. Costretta a lungo nello stesso scompartimento con un giovane scoppiato e scontroso, troverà quello che cerca nel modo più inaspettato.