Figure di
donna
Mercoledì
25 ottobre
La travagliata storia d’amore tra Tchaikovsky e la moglie, raccontata però dal punto di vista della moglie, con il grande compositore che resta sullo sfondo. La donna, una ex allieva del musicista di cui questi aveva perso il ricordo, scrisse all’uomo una lettera accorata in cui dichiarava il suo amore, e il musicista, nel tentativo di negare a se stesso la propria omosessualità, decise di sposarla. Se non l’avesse fatto, scriverà Tchaikovsky a un amico, si sarebbe sentito come un suo personaggio, «un bellimbusto freddo e privo di cuore». La donna, da parte sua, non rinuncerà mai a considerare il musicista il proprio uomo, sprofondando in una dedizione ossessiva e rifiutando la separazione anche quando la repulsione del musicista nei suoi confronti diventerà palese. La vicenda, che era già stata adattata per il cinema da Ken Russel in L’altra faccia dell’amore, dove però il focus era la biografia e la musica del compositore, nell’adattamento di Kirill Serebrennikov, regista teatrale e cinematografico russo tra i più autorevoli, diventa il ritratto di un delirio amoroso, la discesa negli inferi di una donna ribelle e anarchica fino all’annulamento di se, il ritratto di un amore unilaterale e distruttivo che si addentra nei sentieri oscuri dell’ossessione e dell’alienazione mentale.
Mercoledì
8 Novembre
Biopic intimo, originale e non convenzionale, il film narra la giovinezza della poetessa e scrittrice Emily Bronte, l’autrice di Cime tempestose. La giovane vive, assieme alla sorella Charlotte, anch’essa scrittrice, l’altra sorella Anne e il fratello Branwell, a Haworth, comunità isolata dello Yorkshire, sotto l’ala repressiva del padre, un reverendo protestante severo e autoritario. Charlotte, la sorella maggiore, ha accantonato il suo talento naturale per la scrittura per diventare insegnante, che è il destino cui sembra essere consegnata anche la più giovane Emily, poiché è l’unico considerato socialmente accettabile all’epoca. Emily, però, è “troppo strana”, e viene rimandata a casa. A complicare le cose c’è poi l’arrivo nella parrocchia di Haworth di un nuovo pastore, William Wieghtman, che sconvolgerà ulteriormente gli equilibri domestici. Diretto dall’attrice anglo-autraliana Frances O’Connor, qui al suo esordio dietro la macchina da presa, il film si accoda per originalità e modernità ad alcuni altri recenti biopic, quali Bright Star di Jane Campion, Cime tempestose di Andrea Arnold, Piccole donne di Greta Gerwig.
Mercoledì
6 Dicembre
Mercoledì
13 Dicembre